I miei due figli sono bravi studenti, ma, in pubblico, non parlano, certo, con lo stile del Presidente Mattarella o di Barack Obama. E fra poco dovranno affrontare le prove di terza media e di maturità, dovranno scrivere una tesina e poi presentarla in pubblico.

Sono certo che se la caveranno egregiamente. Ma perché limitarsi a “cavarsela”?
Perché non dovrebbero presentare le loro idee dimostrando sicurezza?
Perché non dovrebbero alzare il loro voto sfruttando l’eloquio?

Io sono convinto che bastino alcune, semplici, linee guida per correggere quei grossolani errori che inducono a sudati balbettii, intercalari incontrollati e a quell’eccessivo gesticolare che trasmette un’idea di impreparazione e mancanza di autorevolezza, consigli pratici, tratti da principi di retorica e di psicologia cognitiva, per aiutare i nostri figli a scrivere meglio e a vincere la paura da palcoscenico.

Basti osservare quanto sia importante la logica nei discorsi, ma anche come sia l’emozione che ci collega con il pubblico. È l’emozione che ci rende interessanti. Eppure nessuno insegna, in pratica, dove e come inserire l’emozione nel tema, nella ricerca sulla vita del Leopardi o nella tesina di maturità. Siamo stati educati a esprimerci seguendo la logica, ed è un bene, ma la fredda logica, spesso, è noiosa; lo sanno bene gli oratori di TED, che trasformano le loro storie in momenti di spettacolo, perché il fine ultimo di uno che parla è essere ascoltato, se non ci ascoltano, che parliamo a fare?

A questo proposito, insieme ad altri genitori, ho pensato di formare una classe Google Classroom che si chiama “Spiegati Meglio!” Gli studenti della classe potranno seguire un corso di 5 ore che insegna un metodo pratico per scrivere testi emozionanti e curiosi e per presentare le proprie idee con la sicurezza di un consumato attore, miscelando logica ed emozione in una storia istruttiva, ma interessante.

Iscrivi anche i tuoi figli alla nostra classe “Spiegati Meglio!”.
Per avere maggiori informazioni visita il sito https://codcast.it oppure scrivi a [email protected]